The Twilight Saga » Forever is just the beginning

Dakota Funning (Jane Volturi), Biografia

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view post Posted on 11/5/2009, 18:11




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«Ho sempre voluto essere un'attrice, sin da quando ero una bambina. Ho sempre recitato la parte della mamma e mia sorella recitava il ruolo della figlia. Volevo essere solo un'attrice in televisione e nel cinema, invece di rimanere a farlo in casa». Poco importa che questa sorta di "gioco" si svolga a Hollywood e che i compagni scelti per lo svago siano Sean Penn, Robert De Niro e Denzel Washington. Ma qual è il segreto di questa bambina attrice americana di culto? E che ne sarà di lei nel momento in cui la parte dell'eterna fanciullina, turbata da un mondo macabro o incantata dalle apparenze rosee della vita comincerà ad andarle stretto? Matura o ingenua che sia, Dakota Fanning, la piccola nuova bambina prodigio di Hollywood e non solo (ha imparato a leggere a due anni), si sta facendo strada nel mondo delle stelle, portandosi dietro anche la sorella Elle, anche lei attrice.
Nata in Georgia, in un mondo fatto di case eleganti, di strade fiancheggiate da grandi e ombrosi faggi, di cieli blu e sempre solari e dell'erba verde dei prati intorno alle ville, prima del suo debutto, Dakota muoveva i primi passi nella recitazione sfruttando la sua famiglia come pubblico. Quando poi i Fanning partono per Los Angeles per due settimane, Dakota realizza quello che è il suo sogno, venendo scritturata come attrice in uno spot commerciale, scelta fra centinaia di bambine. Il trasferimento a Los Angeles diventa a tempo indeterminato e Dakota comincia la sua carriera. Firma un contratto con un'agenzia professionista di attori e prende parte a telefilm come: E.R. Medici in prima linea, Ally McBeal, C.S.I. e Friends. Mentre il suo esordio sul grande schermo è all'insegna della commedia sexy con il film I Gattoni.
La sua fama e il suo nome esplodono però nel film Mi chiamo Sam di Jessie Nelson, dove recita accanto a Sean Penn e Michelle Pfeiffer, rubando letteralmente la scena a entrambi con il talentuoso ruolo di una bimba figlia di un ritardato mentale che vorrebbe prendersi cura di lei, ma che si scontra con la società. La notorietà si espande rapidamente in tutto il mondo e, a quel successo, seguono altre pellicole come Tutta colpa dell'amore e 24 ore.
Nel 2002 ha una piccola parte nella miniserie fantascientifica per la tv Taken, prodotta da Steven Spielberg: 10 episodi dove interpreta in maniera brillante una bambina aliena. I suoi bellissimi occhioni azzurri, che guardano fissi dentro l'obiettivo della cinepresa, ci ossessionano. È questo il suo segreto. E, ogni volta che li si scruta, non si può non pensare a quella visione ambivalentemente magica del mondo che anche noi avevamo alla sua età: o è un pianeta dove scorre Male a fiumi o è un pianeta dove i buoni sentimenti trionfano. Non esistono sfumature per i bambini come Dakota. Per questo motivo, i registi più in voga dello star system, la reclutano nei loro film: Le ragazze dei quartieri alti, Il Gatto… e il cappello matto, Man on Fire – Il fuoco della vendetta, 9 vite da donna (grazie al quale vince il Leopardo di Bronzo al Festival di Locarno come Miglior attrice assieme a tutto il cast femminile del film) e l'horror Nascosto nel buio.
Diventata un'attrice hollywoodiana di tutto rispetto, membro della Croce Rossa, ma soprattutto degli scouts, diventa la figlia di Tom Cruise ne La guerra dei mondi, per la regia di Steven Spielberg, ma è stata definita "un mostro di bravura" per il suo ruolo in Dreamer – La strada per la vittoria di John Gatins, scippando le scene con vezzi, monologhi da «io-so-tutto» e nevrosi, a due veterani del grande schermo come l'indimenticabile Kris Kristofferson e Kurt Russell.
L'ultimo mistero riguarda il suo futuro. La tradizione vuole che i bambini prodigio cinematografici scompaiano sotto un'ala di anonimato potentissima (vedi l'effetto Shirley Temple una volta che i boccoli biondi sono svaniti per fare largo ai capelli bianchi), ma c'è ancora chi spera che la sua carriera incappi in un film geniale che la renderà una prossima Jodie Foster, una futura Drew Barrymore o, quantomeno, una più presente Anna Paquin. Per il resto, il suo nome è una garanzia: Made in Dakota.


 
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